12 maggio 1993: Coppa delle Coppe PDF Stampa E-mail
Venerdì 10 Maggio 2013 13:53

Negli occhi dei più anziani, si possono cogliere i ricordi di ciò che è stato, e di quanto essi contribuirono a onorare la  nostra città nei momenti di maggiore gloria, sia a livello italiano che a livello europeo. Loro sono stati i veri protagonisti di quei fantastici anni dove Parma era al centro delle cronache sportive, una piccola città che era diventata famosa per una squadra che faceva scintille.

Erano gli anni 90, era finito il mondiale nel nostro paese, e la squadra della nostra città si trovava ad affrontare per la prima volta la serie A. E fu subito un successo, il primo anno ci piazzammo in Uefa ed il secondo vincemmo la coppa Italia al Tardini contro i bianconeri. Questa ci permise di qualificarci per la Coppa Coppe ed iniziò la vera avventura europea dei Boys e del nostro Parma, visto l’epilogo amaro al primo turno contro il Cska Sofia, eliminati ai supplementari. Alla prima al Tardini, con una Nord in fiamme piena di bandierine, basta Asprilla per battere l’Ujpest, mentre a Budapest siamo almeno 400, molti viaggiano sui 5 pullman dei Boys, 1-1 con gol di Grun. Gli ottavi ci fecero volare a Lisbona, dove in campo neutro a Torres Novas affrontammoil Boavista. Dopo lo 0-0 dell’andata eravamo almeno in 700 a credere nell’impresa, Di Chiara e Melli ci fesero esplodere di gioia, torce e bandierine bianche per tutti i 90 minuti ed un tifo da paura caratterizzarono la nostra serata. Iniziammo a crederci per davvero e i 2000 Parmigiani che partirono per Praga ne erano la conferma. Lo 0-0 passò ai più inosservato, la serata verrà ricordata da tutti per i violenti scontri sugli spalti con gli zingari polacchi e la carica dei “commandos” che ci fece praticamente uscire dal settore inferiore. All’uscita il caos regnava, tafferugli e inseguimenti nel buio e nella neve. Il ritorno si disputò al Tardini alle 14:30 per motivi d’ordine pubblico, i Ceki erano pochi, ma la Nord fu uno spettacolo e, nonostante l’attacco mediatico ricevuto per i fatti di Praga… andati in eurovisione, trascinammo il Parma in semifinale, grazie ai gol di Melli e Asprilla. A Madrid eravamo 350, loro segnarono subito, la curva del Frente venne letteralmente giù al gol, ma poi Tino ribaltò la situazione ed espugnammo il Calderon…se mueve. Al Tardini ci giocavamo l’accesso a Wembley, la coreografia con il cambio delel bandierine se la ricordano ancora tutti, perdemmo 0-1, ma in Nord si sentiva solo un coro…”Wembley Wembley ce ne andiamo ce andiamo ce ne andiamo a Wembley”. In 12.000 e forse più partimmo per Londra, un esodo mai visto per la nostra città. Per la prima finale europea, c'era un entusiasmo mai visto tra i tifosi,  una sensazione mai provata, un qualcosa di nuovo, che non si sapeva nemmeno come affrontare, della serie “Il ragazzo di campagna va in città”. Nelle riunioni del Gruppo, i ragazzi, fecero molta fatica a decidere quale coreografia preparare e come affrontare questa trasferta, poiché fu un vero e proprio esodo, la città era deserta, e non fu certo semplice coordinare una massa critica di tali dimensioni. Alla fine, si scelse una coreografia con dei palloncini colorati. Una volta arrivati a Londra, i nostri riuscirono a fare entrare le aste delle bandiere, e delle bandierine, come del resto succede qui ora, e a stare in piedi 90 minuti, nonostante gli steward, già attivi in Inghilterra. In Italia, in quel periodo, c'era ancora molta libertà di azione. Queste difficoltà infatti spiazzarono i ragazzi, poiché per loro, abbandonare lo striscione non esisteva assolutamente, quell'ipotesi non era per nulla contemplata. Alla fine, dopo non poche vicissitudini, si riuscì a farlo entrare, a portare il nome di Parma in Europa! E quella presenza, fu onorata da uno stupendo 3 a 1, Minotti, Melli, Cuoghi, che coronò il sogno di quel “paese” d' Italia salito alla ribalta, che si prendeva la fetta di storia che meritava. L'abbraccio dei ragazzi fu emblematico, e forse, qualcuno di loro, ancora non ci crede di aver contribuito a una tale vittoria. Sono passati 20 anni i ricordi sono ancora indelebili, i vari video tengono ancora viva la memoria, ma 20 anni dopo, rivedere certe immagini, pensare a certi momenti, scrivere queste cose…. Dopo che sono passati 20 anni, ti vengono ancora le lacrime agli occhi.

NESSUNA COPPA VALE CIO’ CHE CI AVETE REGALATO SIAMO ORGOGLIOSI DI VOI

 

PARMA-Anversa Finale Coppa delle Coppe

 

Atletico Madrid-PARMA Semifinale Coppa delle Coppe

 

PARMA-Sparta Praga Quarti di Finale Coppa delle Coppe

 

BOAVISTA-Parma Ottavi di Finale Coppa delle Coppe

 

Ujpest-PARMA Sedcesimi di Finale Coppa delle Coppe