BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Livorno: i biglietti ci sono ma non si possono acquistare

17 - 04 - 2009

Tanti ultras e tifosi del Parma, intenzionati a seguire e sostenere i crociati a Livorno, in una partita fondamentale per la lotta promozione, non riescono ad acquistare il biglietto della partita. L'unico punto vendita di Parma ("Modamoto" di via Emilia Ovest) si sta dimostrando del tutto insufficiente e inadeguato ad esaudire le richieste della tifoseria. Così si parla di "biglietti esauriti" quando in realtà ce ne sarebbero ancora 1.300 disponibili.
Quello che sta succedendo, sia però chiaro a tutti, non era affatto "imprevedibile". Che un solo punto vendita fosse insufficiente (soprattutto in quest'occasione) era scontato. Perché l'esperienza insegna, almeno a chi vuole imparare. Ricordiamo la trasferta di Pisa (del 13 dicembre scorso), quando lo stesso punto vendita (sempre lasciato a lavorare in solitaria) non riuscì a coprire tutte le richieste (e non si parlava certo di quelle stimate per l'occasione); così come ricordiamo la trasferta di Mantova, quando il Petitot, per problemi sempre legati all'emissione dei biglietti, dovette lasciare a casa tanti tifosi gialloblù.
Ancor prima di questi episodi il problema era evidente e per questo, già nel settembre del 2008 (ad un incontro con i dirigenti crociati), avevamo invitato il Parma Calcio ad attivarsi per i suoi tifosi, al fine di rendere meno problematico l'acquisto dei biglietti per le trasferte. Prendiamo atto che non è stato fatto nulla, tant'è che tutte le problematiche si ripresentano puntualmente.
Andando a monte, le responsabilità di questa situazione sono delle varie leggi speciali varate contro i tifosi (vedi i biglietti nominali), e in particolare della Legge Amato, che ha impedito la cessione dei biglietti alle squadre ospiti e ha impedito la vendita a blocchi. Una legge fatta per regalare soldi alle compagnie che adesso gestiscono le prevendite, per disincentivare la partecipazione alle trasferte in favore delle tv a pagamento, e per togliere dall'imbarazzo quei presidenti che per tanti anni si erano comprati tranquillamente certa "tifoseria" con pacchi di biglietti.
Una legge contro i tifosi, a cui il Parma Calcio non si è mai opposto. Solo noi BOYS l'abbiamo fatto.
Se si appoggia la burocrazia e la repressione, e non si ascoltano i consigli dei tifosi, questi sono i risultati.
Da stamattina ragazzi del Gruppo sono davanti al punto vendita e in contatto con dirigenti del Parma, per invitarli ad attivarsi affinché vengano esaudite le legittime richieste dei tifosi, e sia garantita la partecipazione di tutti coloro che lo desiderano alla trasferta di Livorno. Fino ad ora, però, non è s'è mosso assolutamente nulla.
Forse dovevano attivarsi anche altre forze. Magari quelle che organizzarono la gita degli interisti a Parma, tenendoli però fuori dal loro settore (l'unico posto dove sarebbero dovuti andare), e poi attivarono la repressione o lasciarono che quella agisse. Ma forse hanno altro da fare e altre passerelle su cui sfilare. E' questo il loro concetto di stadio?
In questo momento alcuni esponenti dei BOYS stanno andando presso gli uffici della Società, per sollecitare quell'intervento che finora non c'è stato.
Chi ha possibilità faccia il biglietto online. Chi non riesce a farlo si presenti comunque a Livorno. Al momento non ce l'abbiamo neanche noi.
TUTTI A LIVORNO!

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