Buon anno Curva Nord

17 - 01 - 2009

Buon anno a tutti! Finalmente è finito quello che possiamo definire il peggior anno della nostra storia trentennale, non solo per la retrocessione in Serie B, ma perché le nostre domeniche di tifo sono state travolte da un tragico evento che ci ha strappato un fratello.
Siamo mestamente retrocessi dalla Serie A, dando l'impressione di non credere mai fino in fondo alla salvezza, alle nostre capacità reali, persi dietro chi ci aveva sopravvalutato. Squadra poco umile, allenatori spesso incapaci o per lo meno inadeguati, debuttanti che a Parma hanno snaturato i propri schemi e il proprio credo. Non è bastato intervenire sul mercato di riparazione investendo parecchi capitali ma di riflesso minando lo spogliatoio, fatto di fragili equilibri, di persone che talvolta influivano negativamente sul resto del gruppo. Tutta questa miscela di cose e fatti ci ha portati ad una retrocessione sacrosanta che ancora brucia, e molto, agli addetti ai lavori ma soprattutto ai tifosi. Abbiamo sperato fino all'ultimo in un miracolo. Abbiamo messo tutto l'impegno possibile e la faccia. Abbiamo contestato, ma mai oltre i limiti, civilmente, sostenendo la squadra ovunque e comunque nei novanta minuti. Dopo la retrocessione non ci siamo persi d'animo e già dalle partite amichevoli abbiamo cercato di stare il più vicino possibile alla squadra. Fin dal ritiro a Collecchio, dove la tifoseria ha dimostrato un attaccamento commovente ed inusuale per una squadra appena retrocessa. Ora ci apprestiamo a vivere questo nuovo anno solare con immutato entusiasmo, con la speranza di poter gioire a fine campionato, quando sarà possibile, cancellando quello che è successo.
Quello che abbiamo dovuto passare all'interno del Gruppo è stato veramente drammatico. Quando perdi un amico sincero, mentre stai andando in trasferta, ti fai un sacco di domande e rimetti in discussione quello che è il tuo credo, la tua lotta e il tuo modo di vivere. Tutto si è oscurato e solo una grande forza d'animo, nella consapevolezza che il Bagna era ed è uno di noi, ci ha dato la forza di proseguire il cammino. Sono stati giorni lunghissimi, dove ogni sera ci siamo trovati e confrontati, coscienti che eravamo stati travolti da una cosa più grande di noi. L'intero mondo ultras ci ha dimostrato un enorme affetto. Gesti importanti perché sinceri, nel nostro mondo non c'è spazio per l'ipocrisia.
Al Bagna abbiamo intitolato la Nord, di modo che si tramandi il suo ricordo. Il ricordo di un ultras, un ragazzo umile e sincero, nostro fratello nei BOYS.
Vogliamo ricordare un altro ragazzo, per cui ancor oggi non è stata fatta giustizia, e solo perché chi l'ha ucciso in maniera vigliacca è stato un poliziotto. Gabriele Sandri.
La repressione non si ferma, ma noi ultras continuiamo ad esistere e a lottare.
AVANTI ULTRAS, AVANTI BOYS PARMA 1977