BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Ricordando il Bagna (28-29 marzo 2009)

01 - 04 - 2009

28-03-2009, Auditorium dell'Assistenza pubblica. Riuniti nel ricordo del Bagna
Il 30 marzo non è più una data qualsiasi.
Nel primo pomeriggio del 30 marzo del 2008 ci ha lasciato il Bagna, Matteo Bagnaresi, in un maledetto, tragico, incidente. Le nostre parole di ricordo le abbiamo già dette, e non c'è tantissimo da aggiungere. Il nostro ricordo non si limita a questa ricorrenza, noi lo ricordiamo sempre: perché sempre ci manca.
In queste righe, adesso, vogliamo riassumere e ripercorrere come Matteo è stato ricordato in questo lunghissimo fine settimana.
Il primo appuntamento è stato sabato mattina, in via Gorizia, dove una volta c'era il Centro Sociale "Barricate", ora sede dell'Assistenza Pubblica di Parma. Alle ore 10 Bruno e Cristina, i genitori di Matteo, han dato vita alla Fondazione Matteo Bagnaresi e illustrato il loro progetto. Alla presentazione c'erano circa 200 persone: parenti, amici, colleghi, compagni del "Mario Lupo" e noi BOYS. Subito è stato il momento del ricordo, con testimonianze di tutti quelli che Matteo non l'hanno semplicemente conosciuto, ma proprio vissuto. E' stato un momento intenso, profondo, dove le lacrime si sono fatte strada sui nostri volti... Poi è arrivato il momento di illustrare in cosa consisterà la Fondazione, e gli obiettivi che perseguirà, tutti in linea con i pensieri e le idee del Bagna. Si è parlato di un nuovo centro d'aggregazione a Parma, un progetto con i bambini della scuola Newton, e diverse iniziative sulle tematiche care a Matteo, come la sicurezza e la prevenzione sul lavoro, o l'aiuto ai più bisognosi.
Anche la Cooperativa Aurora, dove il Bagna lavorava, occupandosi di sicurezza sul lavoro, ha presentato una borsa di studio per un tirocinio in tale ambito.
Finita la presentazione, noi BOYS abbiamo preparato un piccolo ma gradito rinfresco, a base di salumi nostrani e birra artigianale (Birrificio del Ducato, visto che è un amico), per stare un po' insieme, in compagnia, dopo 3 ore "impegnative".
In una trentina, finito il rinfresco, siamo poi partiti in direzione Imola, dove riposa il Bagna. Ogni volta è difficile vedere la sua bara, baciare la sua foto, lasciargli un ricordo, un pensiero. Istanti che ognuno vive alla sua maniera, momenti nei quali si cerca la forza nell'amico accanto: nel Gruppo. Anche diversi ragazzi di Empoli e di Bordeaux han voluto portare un ricordo al Bagna, salutarlo per l'ennesima volta.
Domenica era il giorno della partita, di Parma-Piacenza, finalmente una partita di domenica, la partita più vicina al 30 marzo. Anche in questa occasione la giornata è iniziata presto. Alle 11:30 abbiamo organizzato un semplice ritrovo, prima in p.le Allende, all'ex Macello, poi al Tardini: i due posti più cari al Bagna. Sia noi sia i ragazzi dell'ex Centro Sociale "Mario Lupo" abbiamo deposto fiori e striscioni e, sotto una pioggia incessante, abbiamo camminato insieme, in silenzio. In certi momenti le parole, dette o scritte, sono superflue: lo capissero tutti...
Una volta appeso lo striscione "Bagna il tuo urlo libero sempre nella Nord" ci siamo diretti tutti insieme alla volta del Bar Gianni, per un panino e una birra, prima di entrare in Curva, un'ora prima dell'inizio, nonostante la pioggia senza tregua.
Prima della gara abbiamo presentato il murales del Bagna. E' stato realizzato su uno dei muri che fiancheggiano le scale sotto la Nord, nostro ritrovo nell'intervallo. In questa maniera il Bagna sarà ancora di più insieme a noi, chiunque scenderà quelle scale, che entrerà in Nord, vedrà il suo viso, e vedrà quello che in Nord bisogna fare: cantare, mani alzate, sciarpa al collo.
All'ingresso delle squadre in campo, abbiamo srotolato diversi striscioni che varie tifoserie italiane hanno realizzato per ricordare Matteo (ovviamente: solo quelli in nostro possesso, ringraziamo comunque tutte le tifoserie che lo hanno ricordato), aggiungendo la frase: "Tutta Italia vicino si è stretta, il Bagna vive nei cuori ultras". E nel secondo tempo: "Infame chi non lo rispetta".
Quest'ultima frase, purtroppo, dedicata a molti: a chi non l'ha rispettato subito dopo la sua morte, e a chi ha fatto di una tragedia uno sfottò. Ci riferiamo ai 30 piacentini che all'andata popolavano la loro Curva, che fecero un paio di cori che con l'essere ultras centrano ben poco. Ci sta la rivalità, ci sta l'odio (anche se i nostri derby sono ben altri), ma toccare il ricordo di una persona scomparsa, no. A nostro parere. Per loro tantissime offese, e diverse visite a vuoto.
Ciao Bagna, ci vediamo in Nord.

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