BOYS PARMA 1977

Curva Nord

La mia esperienza di Curva - lettera

29 - 08 - 2008

Lettera a www.boysparma1977.it

La mia esperienza di Curva

Manca poco, nulla all'inizio della stagione sportiva 2008/2009.
Questa stagione segna un evento particolare. Infatti 10 anni or sono io ho fatto il passo decisivo. Mi spiego. Io per anni ero un diciamo semplice simpatizante del Parma calcio, questo per circa cinque-sei anni quando nell'estate del '98 iniziò dentro a me a scatenarsi una turbina di emozioni verso il Parma che mi fece capire che la mia fede calcistica era per i colori gialloblu crociati.
Avevo iniziato a simpatizzare per il Parma per diversi motivi, perché giocava bene, per i colori (il giallo il mio preferito e subito dopo il blu...), perché vinceva, e questo mi entusiasmava estremamente perché in fin dei conti era una piccola che stava calcando le orme di squade blasonate pur essendo da pochissimo in serie A. E nel '98 ecco, il definitivo passaggio a tifoso gialloblu. Proprio in quell'anno avevamo la rosa piu forte mai vista a Parma, e nonostante questo non arrivò il tricolore, ma comunque il bilancio alla fine fu positivo. Dal 2000 ho iniziato a fare la vita da curvaiolo, facendomi le prime "trasferte" che visto il fatto che avevo 15 anni e budget poverissimi erano ridotte alla consueta Udine e dopo a Venezia, Verona e Brescia. Quando ho iniziato a frequentare i settori ospiti ho iniziato ad apprezzare i sentimenti ultras ed assorbirne i valori. Da lì a poco ho iniziato, mese dopo mese, a capire che un giorno anch'io avrei potuto entrare a far parte di quella
famiglia che gira con lo striscione con le due stelle. E così, nel 2003, ho deciso di farmi 7 giorni di vacanza ad agosto a Parma. Lì ho scoperto la bellezza e la genuità della gente parmigiana, in quella settimana ho capito che Parma non rappresentava solo una squadra di calcio per me, ma molto molto di più. In quella settimana approfittai per fare un salto in Sede (era un giovedì) e lì conobbi personalmente i primi ragazzi del Gruppo, quelli che erano a Parma in quei giorni. Da lì in poi è iniziata un'avventura che tuttora, a scapito dello Stato di polizia in cui ci siamo, sta proseguendo (seppur a sprazzi purtroppo). Nel 2003-04 ho fatto la stagione con più presenze, complice il fatto avevo più tempo libero e il denaro lo spendevo solo per stare le domeniche con i BOYS in giro per l'Italia. Da lì in poi, con costanza, ho iniziato a frequentare Parma, l'Italia, e l'Europa, fianco a fianco di ragazzi spinti come me da una passione e un orgoglio adosso di rapresentare e
difendere e far rispettare i colori di Parma, una famiglia per me. In questi anni ho avuto anche la possibilità e l'onore di conoscere le tifoserie gemellate, tra cui quella empolese. E qui lo dico ragazzi: che siano rossi non me ne frega nada, io guardo la perona e non il suo colore politico. La tifoseria azzurra è composta da persone estremamente genuine, tra cui non potrò mai dimenticare EMILIANO, conosciuto durante un Triestina-Empoli di qualche anno fa, dove alla fine mi regalò un paio di sciarpe in raso dei Desperados, un fatto che mi resta tuttora dentro (tra l'altro era la prima volta che ci vedevamo). In seguito l'ho rivisto un'altra volta. Sarà sempre presente in me.
Ho conosciuto anche i fratelli doriani, anche con loro sono stato un paio di volte. Persone vere, una tifoseria che ha la nostra stessa mentalità, gran amore per la Doria e Genova.
Non dimentico i bordolesi. Purtroppo non ho mai provato l'emozione di stare al loro fianco durante una partita del Bordeaux, ma ho enorme rispetto per tutte le volte che son stati al nostro fianco, anche in trasferte per loro lunghissime (come qua ad Udine). Nonostante la rottura del gemellaggio non dimmenticherò mai gli spezzini (per quasi trent'anni amici). Non dimmenticherò mai quel Reggiana-Spezia del 2003 dove ho apprezzai la menalità ultras degli US74.
Poi il ricordo del Bagna, fratello di molte avventure. Lo conobbi prima della diffida del 2005. Avrei scambiato volentieri altre due chiacchiere con lui appena ne fosse capitata l'occasione, ma purtroppo Qualcuno da lassu ha voluto diversamente. Di lui, nel mio piccolo, conservo un bel riccordo, di una persona educata e gentile, ma anche passionale, quando si trattava di difendere e onorare Parma.
E ora, 10 anni dopo, parlando da tifoso la serie B mi secca, ma parlando da ultras mi eccita e m'incuriosisce, perché è una nuova esperienza mai provata prima, che affronterò con grande entusiasmo. E poi: vada come vada. Perché Parma non si discute, si ama e basta. E quindi: con il Parma nel bene, ma soprattutto nel male!
W PARMA E IL PARMA, e W I BOYS. ULTRAS LIBERI!
Ci vediamo tra due giorni ragazzi!

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