Meno fischi e polemiche, più tifo. A Salerno!
25 - 11 - 2008
Col Livorno c'è stata una curva apatica, anzi, forse apatica non è l'aggettivo giusto. Infatti apatico è colui "indifferente verso le emozioni", emozioni che invece per la nostra Curva sono vitali per poter tifare. Basta mettersi qualche minuto con le spalle al campo per accorgersene: non si vedono tifosi, si vedono spettatori. E questo non va bene, può starci nei distinti e in tribuna, non in Nord! Purtroppo la maggior parte dei tifosi ha bisogno della squadra per cantare, per fare un bel tifo è la squadra che deve trascinare il pubblico, e questo è assurdo: sono i tifosi che devono trascinare la squadra!
A fine partita i fischi. Per carità, se uno ha sostenuto il Parma durante la partita a fine gara può decidere se applaudire o fischiare. Purtroppo accade solitamente il contrario: fischia chi - generalmente - ha sostenuto il Parma poco, o niente. Non solo, fischiare regolarmente quando non si vince (a prescindere dal gioco) giocatori che si sono piano piano rialzati dalla crisi iniziale, non è certo utile. Facciamo un quadro oggettivo: siamo in alta classifica, abbiamo incontrato una delle squadre più in forma del campionato, che sabato sul campo è stata superiore a noi, abbiamo pareggiato... non si capisce tutto questo malumore.
Noi facciamo tutto quello che possiamo. Dare la scossa a 7.000 persone, senza impianto e senza megafono (vietatici dalle norme anti-tifo) è impossibile. Possiamo lanciare i cori e sostenerli con il gruppo centrale, ma poi: ognuno ci deve mettere del suo.
Al Tardini facciamo delle sciarpate deprimenti. Poche persone portano la sciarpa, come se fosse un disturbo o stonasse con il proprio abbigliamento. Se si pensa più alla moda che al Parma, se si pensa più ad apparire che a tifare, c'è qualcosa che non va.
La sciarpata è bella se collaborano tutti, se la maggior parte dei tifosi se ne sbatte, il risultato è quello che è. Pessimo.
Ipercritici, persi in sterili polemiche da "bar sport", pronti a chiedere ma non a dare, non è questo il nostro modello di tifoso e di ultras.
Cerchiamo di divertirci, anche se la squadra non va: sarà utile a noi e di sostegno ai giocatori!
Guardiamo avanti, guardiamo al "fantastico" anticipo del venerdì sera che ci attende a Salerno. Non ci stancheremo mai di sottolineare queste cose: incolpano gli stadi vecchi e gli ultras per gli stadi vuoti, citano modelli che neanche conosco (dove bandiere e striscioni non sono vietati), e poi, schiavi delle televisioni, ti mettono la partita al venerdì sera, a 800 km di distanza!
Alla faccia di tutto questo schifo, noi ci saremo! E in confronto ad Ascoli (qualcuno ha rinunciato proprio per andare a Salerno) e considerato il giorno lavorativo, saremo anche numerosi! Il Parma all'Arechi non sarà solo, ci saremo noi BOYS e tanti ragazzi sparsi per l'Italia a sostenerlo. Chi può (lavoro permettendo) e vuole venire: si presenti stasera (martedì 25 ottobre) in Sede. E' dura (i sacrifici pesano a tutti) ma il Parma lo si aiuta così.
Alla squadra chiediamo un regalo, un impegno: lottare con il cuore e vincere per noi!
CARICA RAGAZZI!