Dobbiamo vincere!
22 - 02 - 2010
"Dobbiamo vincere", ecco cosa abbiamo cantato alla squadra a fine partita, ecco qual è stato il messaggio che abbiamo voluto trasmettere ai giocatori che indossano la nostra maglia. Un coro semplice, che in Nord si canta da anni, un coro d'incitamento che in questo momento di crisi assume un significato molto simbolico.
Infatti i crociati, con la sconfitta di Cagliari, hanno collezionato nelle ultime nove gare (!) solamente due punti "grazie" a ben sette sconfitte e due pareggi. L'ultima vittoria risale addirittura a più di due mesi fa, al 13-12-2009, al Tardini nel derby col Bologna! Un ruolino di marcia da retrocessione, un andamento che ci sta facendo affondare in classifica, dove solamente i punti fatti nell'ottimo girone d'andata ci tengono a galla. Forse, finalmente, molti tifosi incominceranno seriamente a pensare a quale sia il nostro unico obiettivo: la salvezza!
Alla squadra abbiam chiesto a gran voce di tornare a vincere, perché ora come ora è la prima necessità, e perché non sapevamo bene cos'altro chiederle. Non parliamo dal punto di vista del gioco, di allenatori in giro ce n'è fin troppi e non ci uniamo alla schiera, ma dell'impegno e del comportamento. Noi vediamo una squadra che corre, che saluta i suoi tifosi prima e dopo ogni gara, comunque sia finita. Ma nel calcio, purtroppo, questo non basta. Si vince facendo un gol in più dell'avversario, per far gol bisogna tirare in porta, e i punti si fanno vincendo o pareggiando: tutte cose che, insieme al gioco, mancano ad oggi al Parma.
Non dimentichiamoci che questa squadra non era piena di fenomeni nel girone d'andata, quando si volava e la gente parlava d'Europa, e non è una squadra di balordi ora. Ma non dimentichiamoci nemmeno che l'ossatura di questa squadra, per intenderci più della metà di chi è sceso in campo a Cagliari, è la stessa che giocava l'anno scorso in B, sono gli stessi che in B ci hanno portato due anni fa. Riassumendo siamo una neopromossa che può e deve puntare alla salvezza, che quando in forma ha dimostrato di saper fare buone cose, ma che deve ritrovare la retta via la più presto.
E noi non possiamo che dargli una mano! Al contrario di come può essere stato recepito l'aver fermato il lancio delle magliette (che ci pareva esagerato e fuori luogo), da parte nostra non c'è stata alcuna contestazione. Noi a Cagliari ci siamo andati, nel settore ospiti eravamo in 60 circa, abbiam cantato dal primo all'ultimo minuto, tenuto alto i nostri simboli, sostenuto la squadra anche se la partita era già segnata. Non per auto celebrarci, ma nell'ultimo mese, nel pieno della crisi del Parma, noi siamo davvero stati vicini a questa squadra, abbiamo percorso più di 7.000 km al suo seguito (Catania, Palermo, Cagliari consecutive), speso centinaia di euro, passato giorni lontano da casa. Tutto per fede e per passione! Ovviamente poi, se in un viaggio di quasi 48 ore la partita (1 ora e mezza) è la solita brutta sconfitta, a caldo puoi anche perdere la pazienza (siamo umani), ma leggere di nostre contestazioni e di frattura con la squadra quando abbiam solo chiesto vittorie, ci sembra eccessivo e fantasioso.
Ora però è doveroso guardare avanti. La salvezza è alla nostra portata, grazie ai punti fatti nel girone d'andata, e non raggiungerla vorrebbe dire veramente fare un "suicidio sportivo". Il momento è delicato per tutti, squadra e tifosi, tutti abbiamo i nervi a fior di pelle e manca sicuramente la tranquillità, tranquillità che serve come il pane a questa squadra. A nostro avviso per aiutare chi scende in campo, noi dobbiamo (per ora) fare solamente pressioni positive: non facciamoci male da soli! Forse quest'anno non l'abbiamo ancora fatto, ma ora come ora ce n'è un estremo bisogno: è ora di stringerci davvero intorno alla squadra e mettere la nostra cattiveria, insoddisfazione, solamente nel tifo. Non è difficile! Domenica arriva la Samp, e i nostri amici sampdoriani, ma non possiamo permetterci sconti. Dal primo al novantesimo, comunque vada in campo, c'è da tifare: cercare di seguire le canzoni, battere le mani, spingere quando il Parma è in attacco e fischiare quando sono gli ospiti ad attaccare (non i nostri giocatori al primo errore).... Tutte cose banali, tutte cose che dovrebbero venire naturali ad un tifoso. Bene, sei un tifoso?!? Domenica sai cosa fare.
FINO ALLA SALVEZZA!