PARMA-Atalanta (BOYS)

14 - 03 - 2010

Una boccata d'ossigeno è finalmente arrivata. In un momento decisamente difficile, un paio di risultati rassicuranti che ancora non ci permettono sonni tranquilli, ma di vedere il futuro in un ottica migliore, più ottimistica. Ma già oggi contro l'Atalanta, una diretta concorrente per la salvezza, siamo chiamati all'ennesima prova di maturità. Servirà un mix di carattere ed umiltà, e non conterà la forma e il gioco, ma sarà essenziale ottenere un risultato positivo.
Chi era a Bergamo all'andata ricorderà una partita mal giocata, con un pizzico di presunzione, di una squadra che veniva da un campionato straordinario, che ha maledettamente perso contro una formazione con più fame e più umiltà. Un risultato che non faceva una grinza, maturato in un contesto di troppa euforia che oggi dobbiamo cancellare, perché una vittoria sarebbe fondamentale per noi ed estremamente pesante per loro, una sorta di condanna anticipata.
La Nord deve fare la sua parte, così bene da essere decisiva. Guardiamoci in faccia, chiedendoci cosa vogliamo dal Parma, da questa squadra che non potrà mai essere Barcellona. Valutiamo bene qual'è il nostro obbiettivo, dove eravamo l'anno scorso, quello che siamo stati anni fa, ma che non potremo mai più essere. Un analisi semplice, da tifosi veri, realistici, capaci di sognare quando è possibile, ma altrettanto bravi ed intelligenti a gestire le emozioni quando si ritorna alla realtà, quella dove bisogna giocare una partita come una finale, per la sopravvivenza. Il tifoso gialloblù deve pretendere impegno e umiltà, accontentandosi di ogni risultato, con la speranza di ottenere la salvezza il più presto possibile, per poi eventualmente proiettarsi con la fantasia verso traguardi più ambiziosi.
Oggi in Nord serve la consapevolezza di chi sa di giocarsi qualcosa d'importante.
Ci saranno solo tifosi del Parma oggi allo stadio, visto l'ingiusto divieto che vieta a bergamaschi di prendere posto nel settore ospiti. Ciononostante dovremo aiutare il nostro Parma, giocando insieme a lui con la maglia numero 12.
Facciamo vedere con quanta intensità vogliamo la salvezza, quanto siamo bravi a compattarci per ottenere con forza un risultato, esprimendo al massimo quel potenziale che sappiamo di avere, ma che troppo spesso non sfruttiamo perché concentrati più su quello che accade in campo.
Novanta minuti di passione, cori e colore, non solo per noi, ma per voi e il vostro orgoglio, per la squadra, per i colori e la città. Siamo parmigiani e ne andiamo fieri, con una squadra che ha pagine importanti, e oggi la speranza di continuare a giocare in questi palcoscenici...
TUTTI INSIEME!
VIVA I BOYS! VIVA IL PARMA!