La coreografia per il Bagna
12 - 04 - 2010
Già da diverse settimane avevamo deciso di organizzare qualcosa di speciale per celebrare il secondo anniversario della morte del Bagna. L'idea è nata dai ragazzi del Gruppo che, abbozzando su un foglio, hanno ideato una bellissima coreografia, degna del ricordo e di tutto ciò che, il nostro amico e compagno d'avventure Bagna, rappresenta per ognuno di noi.
Per quasi due settimane ci siamo ritrovati tutti i giorni in un capannone di periferia, per allestire la coreografia più fortemente ed emotivamente voluta da tutti i ragazzi del Gruppo.
Il disegno prevedeva la riproduzione, su un telone giallo di circa 25 x 25 metri, dello striscione che da due anni portiamo sempre con noi ogni qualvolta il nostro Parma scende in campo e in tutte le manifestazioni a cui il Gruppo partecipa, quando facciamo visita ai nostri gemellati, alle feste, ai tornei: "Curva Nord Matteo Bagnaresi".
Ai lati di questo imponente bandierone, abbiamo progettato di fatte calare strisce di plastica gialle, blu, e bianche, i colori che il Teo aveva tatuati sulla propria pelle: quelli che amava, quelli per cui viveva e lottava. E' inutile parlare di lui, del perché merita tutto ciò, del motivo che ci ha spinto a dedicargli la Curva ed ora a organizzare in suo onore una coreografia. Tutti questi motivi già li conoscete, e se avete avuto pure la fortuna di conoscere personalmente il Bagna... beh allora la risposta la troverete dentro di voi!
Quello che vi vogliamo raccontare è ciò che abbiamo provato realizzando quella coreografia che, al fischio d'inizio della partita pre-pasquale contro la Fiorentina, avete visto calare dall'alto della Nord.
Per due settimane i ragazzi del Gruppo hanno dedicato ogni momento libero alla sua realizzazione, rimboccandosi le maniche, consapevoli che il lavoro era tanto. Ma mai come allora, oltre alle braccia e alle gambe, lavorava instancabilmente un'altra parte del corpo: il nostro cuore!
Abbiamo dipinto le parole evidenziando ogni singola lettera; c'erano metri e metri di strisce di plastica da incollare, e ci siamo impegnati affinché tutto fosse fatto a regola d'arte. Ragazzi e ragazze si sono alternati in ogni singolo lavoro, e hanno partecipato anche persone appena entrate nei BOYS, che nonostante non abbiamo avuto la fortuna di conoscere il Bagna personalmente, hanno afferrato l'importanza di questa cosa, capendo attraverso i nostri racconti e le nostre parole, di che grande ultras, amico, e fratello, fosse il Bagna, e di quanto meritasse ciò che stavamo facendo!
Ma oltre ai giovani c'erano anche i vecchi del Gruppo. Quelli per cui il Teo era come un figlio, che lo hanno visto crescere e maturare, quelli che erano un esempio per lui ieri, e per tutti noi ancora oggi. I nostri "vecchi" non hanno voluto perdere questa occasione per starci ancora una volta vicini, aiutandoci e guidandoci in questo grande lavoro. Talvolta erano accompagnati dalla moglie, e pure dai figli, che nel loro piccolo e innocente mondo di bambini, trasformavano quelle serate in momenti di gioco.
E' stato bello vedere come due generazioni hanno collaborato, lavorando spalla a spalla, spesso fino a tarda notte.
E' stato emozionante, per non dire doloroso, incollare la frase scelta per onorare il Bagna, colorare le lettere del suo nome.
Nel cuore di tutte le persone che si sono rese partecipi di questa straordinaria realizzazione coreografica, dai suoi amici più cari, ai giovani, agli anziani, pulsavano sentimenti ed emozioni indimenticabili, ricordando gli aneddoti più divertenti in cui il Bagna si era reso protagonista, e le mille avventure affrontate insieme.
La libera coreografia che abbiamo realizzato non sarebbe permessa, così come gli striscioni, i bandieroni, i megafoni, i tamburi, le torce e i fumogeni. Ci hanno vietato la libertà d'espressione, il diritto di vivere e trasmettere opinioni ed emozioni. Il Bagna era contro tutto questo, era contro i divieti, contro la repressione e soprattutto contro il calcio moderno. Lui era figlio di quel calcio fatto di fumogeni, torce, bandiere e tamburi ma soprattutto di grandi emozioni... tutte cose che ora purtroppo non ci sono più nelle nostre Curve, proprio come lui. Ma il suo spirito è sempre vivo e presente dentro ognuno di noi, dentro tutte quelle persone che hanno avuto l'onore e la fortuna di conoscerlo. E anche per questo continueremo a lottare, come ci ha insegnato a fare, come sappiamo farebbe ancora oggi se fosse in mezzo a noi.
Ciao Bagna!