Volantino: Sono il Tardini. Vi disturbo?
11 - 08 - 2009
Nei giorni scorsi 1.100 volantini BOYS "Sono il Tardini. Vi disturbo?" sono stati imbucati nelle cassette delle lettere di residenti attorno allo stadio di Parma. Un modo di comunicare diretto, che proseguirà nel tempo, per aggirare le barriere dei media fedeli al cemento e agli speculatori.
Nei prossimi mesi svilupperemo varie attività, in città e nel quartiere, per diffondere il nostro
messaggio, per parlare con la gente, confrontarci, e magari: anche per aggregare persone in nome di questa battaglia. Una battaglia volta a difendere il Tardini, com'è e dov'è, preservandone la natura sportiva, popolare e comunitaria.
Di seguito il testo integrale del nostro volantino.
Sono il Tardini. Vi disturbo?
Molto spesso, parlando di stadio Tardini, si evidenziano i disagi che devono vivere le persone che vi abitano intorno. Sicuramente dei disagi ve ne sono, e bisognerebbe operare per ridurli al minimo senza crearne appositamente di ulteriori. A meno che l'obbiettivo non sia proprio il contrario: creare situazioni di fastidio (ad esempio: tagliando alberi, piantando barriere e gestendo male l'ordine pubblico), enfatizzarle, attribuirle al Tardini e quindi strumentalizzarle, per sostenere la costruzione di un nuovo stadio fuori città. Un ipotesi che viene sempre presentata come la soluzione di ogni disagio per i residenti. Non si precisa mai, però, a cosa si destinerebbe esattamente l'intera area qualora, questa, non ospitasse più il Tardini. Una premessa fondamentale per valutare se il disagio per i residenti sarebbe destinato a diminuire o, viceversa, ad aumentare.
Il nostro stadio ospita, in media, circa 25 partite del Parma a stagione. A prescindere dal fatto che l'evento partita non interessa l'area per l'intera giornata, ma solo per le ore a ridosso della partita, per 340 giorni (che sono il 93% del totale) il Tardini non crea alcun tipo di disturbo ai residenti. Viceversa, gli regala pace e tranquillità, permettendogli d'abitare in una zona non troppo popolata, e quindi anche meno trafficata dai mezzi a motore. Sicuramente viale Partigiani e via Torelli hanno un traffico importante, ma l'area Tardini non vi contribuisce in alcun modo, facendone così diminuire l'intensità. La presenza dello stadio perciò, tra le altre cose, aiuta a rendere il quartiere più vivibile, e più a misura d'uomo.
Cosa crea più disagio (al quartiere e alla città): lo stadio Tardini, o la cementificazione dell'area? Perché è quest'ultima l'ipotesi più plausibile, qualora si volesse abbandonare lo stadio. Uffici, palazzi e centri commerciali al posto di verde, tifo e sport. I vincoli sull'area aggirati, magari, parlando di impianto polifunzionale. Ovvero: quella tipologia di impianto dove lo sport è una scusante per finanziare e costruire qualsiasi tipo di struttura. L'area è molto estesa, tanto che potrebbero edificare una specie di nuovo quartiere tra le case del Cittadella. E' questo il futuro che qualcuno sogna? Valutino bene i residenti e tutta la comunità.
Trasferire lo stadio è nella logica perversa di chi vuol continuare a consumare territorio con il cemento. Una politica che svuota i centri storici, i quartieri, e crea immense periferie urbane senz'anima e senza identità. Ed è lì (per stimolare nuovi insediamenti e nuova urbanizzazione) che vorrebbero far finire il più grande luogo d'aggregazione della nostra comunità, dove si radunano migliaia di parmigiani che condividono la stessa passione per un simbolo di Parma, cantando, gioendo e soffrendo tutti insieme.
La città che perde la sua gente, i suoi simboli, e i suoi luoghi d'aggregazione, non ha futuro. L'attende solo l'agonia, grigia come il cemento che la sta trasfigurando. E così vediamo Parma che si spande rarefacendosi, con il suo nucleo sempre più vuoto ed artificiale. Parma ha conquistato un triste e preoccupante primato: è la città del Nord con la cementificazione del suolo più veloce. Un parmigiano perde 30,2 metri quadrati di verde ogni anno.
Lo stadio disturba? Ogni luogo di aggregazione può creare qualche disagio a chi vi abita intorno, ma ogni posto che favorisce lo stare insieme arricchisce l'intera comunità. Molto semplicemente bisognerebbe operare con buonsenso, per cercare di ridurre al minimo i disagi.
Lo stadio Tardini è al suo posto dal 1923. Primo ad arrivare, quasi sempre silenzioso.
Chi disturba veramente la città non sono i suoi simboli, e i luoghi dove i parmigiani si ritrovano per stare insieme. I veri disagi li crea chi antepone i propri interessi economici a quelli della comunità. Chi appoggia i potenti per convenienza personale. Chi tormenta i quartieri con iniziative assurde per generare sentimenti da strumentalizzare. Chi trasforma la città con opere inutili ed aliene. Chi continua a gettare cemento sulle nostre campagne. Chi spinge Parma fuori città.
Chi è di Parma deve rimanere in città, con noi e tra di noi. Anche l'Ennio Tardini.
Questa lettera ti è stata scritta dai Boys Parma 1977, il Gruppo ultras della tua città. Speriamo le nostre parole ti faranno riflettere. Che tu le condivida o meno, ti ricordiamo la nostra buona fede. Quello che facciamo lo facciamo disinteressatamente (né per soldi, né per voti, né per far carriera), animati dall'amore per nostra città e per la squadra che la rappresenta. Se vuoi dirci la tua, puoi scriverci al nostro indirizzo postale: BOYS PARMA 1977 - Via Calestani, 10 - 43100 PARMA PR. Oppure al nostro indirizzo di posta elettronica: sede@boysparma1977.it.
Prossimamente organizzeremo in città e nel quartiere dei banchetti informativi, per presentare il nostro messaggio, le nostre iniziative, e per ascoltare e confrontarci con la gente.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.boysparma1977.it e alla sezione "Giù le mani dal Tardini!" www.boysparma1977.it/nord/tardini/tardini.php.
Ciclostilato in proprio. Boys Parma 1977, via Calestani, 10 - PARMA