Parma-Catania sugli spalti

26 - 08 - 2009

Domenica avremo di fronte gli ultras del Catania, tifoseria di un certo spessore all'interno del panorama ultras italiano. Con una parte di essa, in particolar modo con i ragazzi della CURVA SUD, si è venuto a creare nel corso di questi anni un rapporto di stima e rispetto reciproco. Spesso però parte della nostra tifoseria, aiutata dalla stampa cittadina in collaborazione con "i signori di borgo della Posta", preferisce ricordare gli ultras rossazzurri per gli incidenti con la polizia in stazione FS a Parma nel 2006 (ma sempre tacendone i motivi scatenanti), o per il gesto mimato da un ultras catanese nel 2007, che tanto spaventò un funzionario di polizia.
Tutti i benpensanti hanno sparato a zero contro la tifoseria catanese dopo la morte di Raciti, ma ancor oggi si sta attendendo la verità sulla sua morte. Dopo aver colpevolizzato gli ultras, e varato (immediatamente) leggi ad hoc altamente repressive (che ci stanno colpendo tutt'ora), si è appreso che i fatti potrebbero essere andati in modo completamente diverso. Immediatamente si sono spenti i riflettori, e i media hanno iniziato a guardare da un'altra parte. La stessa sig.ra Marisa Grasso, vedova Raciti, attraverso le sue dichiarazioni pubbliche (oltre a dichiarare di non condannare Spaccarotella, l'omicida di Gabriele Sandri) ha parlato spesso di cosa sia necessario fare per "riportare le famiglie allo stadio" (ci perdoni: il massimo della banalità), più che della necessità di scoprire la verità sulla morte di suo marito. Ognuno ha le sue priorità, ma la cosa ci fa riflettere.
Ogni qual volta siamo scesi al Massimino abbiamo sempre trovato un'accoglienza rispettosa verso la nostra tifoseria e la nostra città, e chi ha avuto la fortuna di scendere di persona sa di cosa stiamo parlando. Ricordiamo anche che la Curva Sud Catania si è stretta vicino al nostro Gruppo subito dopo la morte del Bagna, con varie manifestazioni di cordoglio.
Per questo invitiamo tutti a rispettare e a non insultare (come è successo purtroppo in passato) i ragazzi di Catania. Chi lo vorrà fare, dovrà poi avere il coraggio di prendersi le proprie responsabilità, senza nascondersi dietro gli ultras.
Rispetto genera rispetto, allo stadio, nella strada e nella vita.
Ultras liberi!