Lutto nazionale e palinsesti televisivi
09 - 04 - 2009
La lettera sotto, di un nostro lettore, ci è pervenuta in data 08 aprile 2009.
Lutto nazionale ed interessi televisivi
Ciao ragazzi,
volevo mandarvi questa lettera a proposito del rinvio del campionato di Serie B per i tragici fatti di L'Aquila e dintorni. Trovo ovviamente ineccepibile questa decisione in una settimana che ha colpito la nostra nazione, con una catastrofe simile e quindi è giusto fermarsi tutti. Ciò che non condivido è il fatto che il giorno dopo la Serie A gioca come se niente fosse (a parte un minuto di silenzio); allora i dubbi che mi vengono sono questi:
- Perché non fermare anche la Serie A e tutti gli altri campionati in questa settimana tragica? (forse perché così facendo i pagliacci che tutti i fine settimana sparano cazzate sul pallone e fanno polemiche non saprebbero di cosa parlare, non avendo argomenti, in quanto l'unica cosa che sanno fare è parlare di Inter, Milan, Juve e Roma);
- Anche lasciando per buono di far giocare la Serie A il sabato, come se niente fosse successo, ma allora perché non far giocare anche la Serie B al sabato alle 15, motivo in più per dare la possibilità a tanta gente di andare allo stadio viste le festività? (Probabilmente per i soliti motivi televisivi, in quanto ormai le partite di calcio sono come programmi della tv che servono solo per riempire i buchi di orario dei palinsesti televisivi, e quindi non interessa ai padroni del calcio di vedere gente allo stadio, alla faccia degli interessi di noi tifosi che siamo quelli che spendiamo e soffriamo e gioiamo per le nostre squadre.
Mirko 74