Manchester U.-Barcellona: Coppa dei debiti d'Europa
12 - 05 - 2009
Il testo che segue è stato tratto da laRepubblica.it, all'interno della rubrica "SpyCalcio" di Fulvio Bianchi, articolo "Manchester-Barca 960 a 439. Platini, a chi la Coppa dei debiti?" del 12 maggio 2009.
Il Manchester United batte il Barcellona 960 (milioni di euro) a 439: si tratta del debito consolidato dei due prestigiosi club che mercoledì 27 maggio si contenderanno la Champions League nella finalissima di Roma. Michel Platini dovrà consegnare la Coppa ad una delle due squadre e pensare che proprio il presidente dell'Uefa si batte contro il doping finanziario e la settimana scorsa a Nyon ci ha detto: "I club devono spendere solo quello che hanno in cassa, non di più: in futuro chi ha debiti non potrà più partecipare alle nostra manifestazioni".
In futuro: Platini ha già messo al lavoro una commissione esterna all'Uefa e vorrebbe mettere limitazioni forti fra tre-quattro anni, almeno nelle Coppe visto che nei campionati nazionali non più certo intervenite. Manchester e Barcellona rappresentano due Nazioni dove il calcio è fortemente indebitato: in Premier League si parla di un debito complessivo di 2,79 miliardi di euro (alle spalle del Manchester c'è il Chelsea con 821 milioni), nella Liga si è arrivati a 3,5 miliardi (il leader dei debiti è il Real Madrid con 562 milioni). Ma c'è da fare un distinguo: molti dei debiti inglesi (1,1 miliardi di euro) sono nei confronti degli stessi proprietari, magnati stranieri (Abramovic al Chelsea, Glazer al Manchester, eccetera) che hanno investito molto nel calcio inglese e che ora stanno tirando il freno, o almeno cercano di tirarlo. Hanno vinto molto ma hanno speso troppo, stanno spendendo troppo: il 62% dei ricavi, che superano i due miliardi di euro, se ne vanno in stipendi. Ora una commissione parlamentare inglese chiede "una licenza per partecipare ai campionati, da concedere solo ai club che chiudono il bilancio in pareggio". Anche perché se non si trovano rimedi, il sistema-calcio rischia di saltare. Peggio, in realtà, stanno in Spagna perché lì Real e Barcellona fanno il vuoto, si prendono la fetta maggiore dei diritti tv e gli altri club, molti altri club, sono in agonia. La situazione in Italia è molto migliore, diciamo la verità: l'Inter, avviata a vincere il suo scudetto (così come questa settimana potrebbero chiudere la pratica sia Manchester che Barcellona ), ha "solo" 148 milioni di perdite, ripianate, come sempre, senza alcun problema da Massimo Moratti. [...]