Tessere e divieti. E stadi vuoti
04 - 11 - 2008
Il testo sotto è stato tratto da laRepubblica.it, in rubrica "Spy Calcio" di Fulvio Bianchi del 3 novembre 2008.
Tessera del tifoso: il Viminale "spinge", per Maroni dovrebbe essere addirittura obbligatoria ma i club (tranne Inter e Milan) fanno resistenza e gli ultrà non ne vogliono sapere (vedi l'Associazione Genoa Club). Il motivo? I tifosi non vogliono essere schedati dalle questure. Ci spiega l'avvocato Lorenzo Contucci, legale di molti ultrà: "Il regolamento della tessera del tifoso non è chiaro, per questo a molti non sta bene. Io avevo proposto una tessera a punti. In Inghilterra la card esiste, certo, ma non dipende dal ministero dell'Interno bensì dai club. Vediamo di ragionarci con serenità". Milan-Napoli, partitissima della decima giornata, ha avuto "solo" 55.000 spettatori, di cui paganti 11.257 paganti. Il motivo? Erano privilegiati i possessori della tessera Cuore Rossonero, tagliati fuori (ancora) i napoletani. Secondo Galliani, il Milan ha avuto un danno da un
milione di euro.
Altro problema. La difficoltà nel reperire i biglietti. Un solo tagliando a testa (famiglie quindi tagliate fuori), limitazione ai soli residenti in provincia, niente stranieri (a Roma, mentre a Milano hanno via libera). Una battuta di un tifoso del Milan: "Per Milan-Napoli in quanto abbonato, e possessore della tessera del tifoso Cuore Rossonero, avevo il diritto di comprare un biglietto in più ma solo per i residenti in provincia di Milano. Quindi, avrei potuto acquistarlo per Pietro Maso ma non per mia madre...".