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Cosenza: ultras in cielo, repressione a terra

09 - 12 - 2008

Liberare le opinioni e la passione, arrestare la repressione.
L'articolo che segue è tratto da "Catanzaroinforma.it", aggiornamento dell'8 dicembre 2008.

Tratti in arresto i tre che hanno sorvolato il "San Vito"

Si aggrava la posizione dei tre tifosi giallorossi resisi protagonisti del più eclatante e goliardico gesto che una tifoseria abbia mai messo in piedi...
(In foto, uno dei tre deltaplani)

08-12-2008 Ultras catanzaresi sorvolano lo stadio di Cosenza in deltaplanoLunedì, 08 Dicembre 2008. 20.37
Sono ancora in Questura i tre tifosi catanzaresi che questo pomeriggio, tra il primo e il secondo tempo, hanno sorvolato con tre deltaplani a motore lo stadio San Vito di Cosenza, mentre si disputava la partita Cosenza-Catanzaro, poi finita 0-0. Pare che purtroppo, secondo le prime notizie che arrivano dalla città bruzia, i tre siano stati tratti in arresto dalle forze dell'ordine, con l'accusa probabile di turbativa di ordine pubblico. Da verificare poi se la norma che vieta il sorvolo di zone affollate sia da ritenersi valida anche per i superleggeri, i mezzi utilizzati dai tre moschettieri dell'aria catanzaresi Intervenuti al momento del loro atterraggio nei pressi del quartiere fieristico di Cosenza, Digos e Carabinieri hanno dovuto sottrarre due dei tre giovani catanzaresi dalla furia di un gruppo di tifosi cosentini.
I tre sono G.P., 40 anni, D.A., 38 anni, e S.A., 28 anni. Secondo quanto dichiarato agli agenti, i tre avevano solo intenzione di gettare dei volantini, cosa che hanno fatto. Ma uno di loro ha perso anche una grande sciarpa giallorossa, utilizzata come striscione e trainata in volo. La sciarpa, cadendo sugli spalti, ha notevolmente irritato i tifosi cosentini. Sulla sciarpa, la scritta "Le aquile vi sovrastano sempre". Sui volantini, di colore rosso, una lunga invettiva contro la decisione di non ospitare i tifosi catanzaresi nello stadio. "Il calcio è pura passione popolare e i derby rappresentano il culmine di tale sentimento", c'è scritto sui volantini. "Purtroppo iniqui decreti e anticostituzionali divieti impediscono alle tifoserie di confrontarsi onorevolmente e di sostenere i propri colori. Tale gesto vuole goliardicamente dimostrare che non c'e' divieto che possa impedire alla passione di volare. Per tutti i diffidati d'Italia e per tutti gli assenti forzati", conclude la nota sul volantino, firmata "Ultras Catanzaro 1973".
In Questura sarebbe finito anche il fotografo cosentino che ha raccolto la striscione lanciato da uno degli ultraleggeri: anche per lui, le prime notizie che filtrano, parlano di stato di arresto.

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