Divieto di trasferta: Sansepolcro-Sp. Lucchese

02 - 03 - 2009

Divieto di trasferta anche in Serie D. Ne sono stati vittime i rossoneri della Sporting Lucchese. L'articolo che segue, del 27 febbraio 2009, è stato tratto dal sito della Gazzetta Lucchese.

Rimane il divieto per la trasferta di Sansepolcro: tifosi rossoneri a casa.
Anche donne, vecchi e bambini

Niente da fare. Il divieto per la "pericolossima" trasferta di Sansepolcro resta tale. E non c'era da dubitarne in fin dei conti, visto che difficilmente certi organi tornano sulle loro decisioni. Così, nonostante l'interessamento della società rossonera che anche oggi si è attivata ripetutamente per provare a modificare la decisione che vietava la trasferta ai tifosi, si deve registrare un burocratico e fermo no finale dell'Osservatorio.
Sul proprio sito la Sporting ha ringraziato per la collaborazione il Sansepolcro che si è adoperato sino in fondo per sbloccare la situazione, ma la trasferta in terra aretina resta vietata anche per i settanta tifosi, disponibili anche a farsi assegnare il biglietto attraverso il riconoscimento d'identità e per i quali si faceva garante la stessa società di Giuliani. Niente da fare, nonostante la buona volontà delle società, il clima assolutamente tranquillo e nonostante tutti, a parole, dicano che i tifosi sono rossoneri sono esemplari. Tutti a casa, insomma. I cattivi, ma evidentemente, questa è l'Italia, anche i buoni. A casa rimane anche il modello inglese, da due anni a questa parte sbandierato in tutte le salse. A parole, naturalmente.