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Nocera: morto tifoso di 26 anni

12 - 03 - 2009

L'articolo che segue è stato tratto dalla rete in data 09-03-2009.

Nocera, ucciso dalla febbre a 26 anni

Giallo sull'infezione fulminante costata la vita a Vincenzo Salzano

NOCERA INFERIORE. Muore a 26 anni per un sospetto caso di meningite. E' accaduto ieri ad Avellino dove Vincenzo Salzano, uno dei capi storici del tifo nocerino, era giunto dall'ospedale Umberto I. Una corsa contro il tempo, dopo che il giovane aveva accusato dei sintomi che avevano spinto a far scattare un protocollo molto rigido. Nella serata di ieri la notizia che il giovane, fidanzato con la figlia di un ex assessore, non ce l'aveva fatta.
Vincenzo Salzano era arrivato all'ospedale di Nocera con sintomi seri. Dopo le prime cure ed un paio di ore di monitoraggio, era stato trasferito in un altro ospedale fuori dalla provincia di Salerno. Ma intanto al nosocomio di viale San Francesco erano scattati i protocolli di prevenzione del caso per evitare contagi. I sintomi riferiti, che in un primo stadio avrebbero potuto esser confusi con l'influenza, erano molto seri: febbre alta, tremori, uno degli arti inferiori immobile, rigiditá alla nuca. Chiari quanto gravi sintomi di sepsi. Incerte le cause, che hanno spinto comunque i medici di turno ad ipotizzare un caso di infezione da meningococco. Il solo sospetto che si trattasse di questo particolare tipo di infezione, che può esser trasmessa per via aerea in caso di contatto diretto, ha spinto i sanitari ad erigere un cordone sanitario di sicurezza attorno al giovane. Misure preventive in attesa di maggiori lumi sul tipo di infezione che stava causando febbre alta. Il paziente è stato messo in un'area separata, lontano dalle altre persone che in quel momento avevano bisogno delle cure del pronto soccorso per evitare un contatto diretto. Dopo un periodo di monitoraggio presso il presidio nocerino, il giovane è stato trasferito all'ospedale Moscati di Avellino. All'Umberto I restano abbottonati ma dichiarano che non è necessario alcun allarmismo. Come ha dichiarato il direttore sanitario Raiola: «La situazione è sotto controllo e sono state messe in atto tutte le misure precauzionali per l'ambiente familiare, lavorativo e per i sanitari che hanno avuto contatto con lui». Tradotto in parole povere un ciclo di antibiotici per i medici, gli infermieri e l'equipaggio dell'ambulanza che ha trasportato il nocerino al pronto soccorso, oltre che per i familiari, per evitare un'eventuale insorgere dell'infezione.
Susy Pepe, da La Città

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