Trasferte. Il decreto disorganizza, la questura organizza?
09 - 02 - 2009
Il decreto Melandri-Amato ha impedito la cessione dei biglietti alle squadre ospiti e la vendita dei medesimi a blocchi, con l'obbiettivo di diminuire i tifosi in trasferta e di disgregare le tifoserie che seguono la propria squadra anche fuori casa. Non per niente, quando fu emanato il decreto, i media parlarono anche di "divieto alle trasferte organizzate". Tutto questo mentre noi ultras avvisavamo che disgregando le tifoserie in trasferta aumentavano solo le possibilità di incontri-scontri tra le opposte fazioni. Ma nessuno ci ascoltò. Il decreto fu emanato, approvato, condiviso e applaudito da tanti.
Ebbene: il 28 gennaio 2009 il questore di Firenze Francesco Tagliente (fino a poco tempo fa presidente dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive) ha stabilito che solo i tifosi viola in pullman avrebbero potuto seguire la Fiorentina a Bologna per il derby con i rossoblu. Ma come? Le trasferte organizzate sono pericolose (questo ci raccontava lo Stato, i suoi parlamentari, le sue forze di polizia, i suoi "osservatori", i suoi giornalisti e i suoi leccaculo in carriera) e adesso è proprio un questore (ex presidente dell'Osservatorio!) a promuovere l'organizzazione di una trasferta collettiva?! Sì. Addirittura imponendo quello che, prima dello scellerato decreto, accadeva abitualmente. Si fanno leggi per combattere l'aggregazione, la normalità e la tradizione... e poi si cerca di imporle d'autorità. Come sempre si agisce con arroganza e senza buonsenso. Tant'è che nella fattispecie i ragazzi che volevano organizzare la trasferta in treno (altro mezzo di trasporto collettivo) non hanno potuto farlo.
Facciamo seguire una lettera e una foto del "Gruppo Treno" di Firenze, che abbiamo tratto dal sito Asromaultras.it (aggiornamento del 01 febbraio 2009):
.....: "Questa domenica per la partita Bologna-Fiorentina sono state adottate delle misure di sicurezza allarmanti e cioè il biglietto solo a chi va in pullman... Visto che noi andiamo in trasferta solo in treno non ci è sembrato giusto e non volendoci piegare alle loro leggi abbiamo disertato la trasferta ma... Si c'è un ma visto che sabato una macchina è partita da Firenze ed è arrivata allo stadio di Bologna per lasciare uno striscione di protesta... Arrivati allo stadio i cancelli erano aperti quindi siamo entrati e abbiamo appeso lo striscione all'interno del settore ospiti.. Oggi quando i tifosi viola sono arrivati naturalmente era stato rimosso... Il gesto era per far capire alla gente che non ci possono provare di girare l'Italia per seguire la nostra fede a modo nostro ma naturalmente ciò a noi ultras è proibito... Ti allego le foto dello striscione... ".