Ultras: Educazione, etica ed informazione a Parma

13 - 04 - 2009

Parma ha vari giornali e varie tv che dovrebbero fare informazione. Ovvero: raccontare e spiegare la verità. Purtroppo molto spesso non è così. Si racconta quello che serve a non disturbare i vari poteri e a non far capire la verità (quando è scomoda).
Il 3 aprile siamo interventi (seppur non invitati) alla tavola rotonda "Educazione, etica e tifo sportivo", dove davanti ad una platea prevalentemente composta da politici ed industriali (sic!) hanno parlato (tra gli altri): il Questore di Parma, un giornalista, un Consigliere provinciale (Medioli) e il Direttore della Gazzetta di Parma (come moderatore).
Ci siamo presentati con uno striscione e abbiamo distribuito un volantino a tutti i convenuti, lamentando con gli organizzatori e con il moderatore che ad una tavola rotonda che diceva di voler parlare di tifo non era stato invitato chi il tifo lo fa veramente, allo stadio, in casa e in trasferta. Alla fine un nostro portavoce ha avuto la parola per alcuni minuti e ha contestato tale atteggiamento, nonché le politiche repressive e speculative sostenute da altri relatori. Un intervento schietto, non troppo gradito dalla platea e dal moderatore, che non sono rimasti impassibili alle nostre parole, come se volessero metterci subito a tacere.
Il nostro striscione è visibile in foto, il nostro volantino è stato pubblicato integralmente, e il nostro intervento è stato diffuso in audio-video. La verità, nella fattispecie, almeno chi ci legge online, può saperla. Ma tutti gli altri? Come hanno trattato la vicenda i media parmigiani? Ampi spazi sono stati dati a tale iniziativa, forse perché atta promuovere nuova speculazione (la creazione di nuovi impianti) e nuova repressione.
La Gazzetta di Parma ha dedicato alla Tavola rotonda addirittura una mezza pagina. Ciononostante non ha dato notizia del nostro striscione, né del nostro volantino, anche se ha brevemente riassunto il nostro intervento. L'esclusione di chi vive i settori popolari (da noi lamentata) è stata fatta passare quasi come un'involontaria dimenticanza, da intendersi risolta grazie al nostro intervento (per altro: osteggiato, imprevisto e contestato).
Tv Parma (nel suo telegiornale) ha dato ampio spazio a tutti i presenti, e anche a noi, presentando in modo compiuto il nostro pensiero. Quando però ha presentato un'ampia sintesi della Tavola rotonda (la sera di lunedì 13 aprile) ha tagliato completamente il nostro intervento, come se non fossimo stati presenti.
L'Informazione di Parma ha scritto circa un terzo di pagina, dedicandoci poche righe ma senza dar notizia delle nostre iniziative e senza neppure illustrare il nostro pensiero.
Teleducato, che sui servizi non risparmia certo le parole, è stata la più radicale: ha evitato di dar notizia delle nostre attività e d'illustrare il nostro pensiero. Come se non ci fossimo neppure presentati.
Si parla di educazione e di etica. Ma la verità dov'è finita?

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