Bulgaria-Italia: politica e informazione "bulgara"
14 - 10 - 2008
Il ministro della Difesa Ignazio Benito Maria La Russa ha definito "una vergogna" i cori fascisti di alcuni ultras italiani a Sofia per Bulgaria-Italia. Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, ha già deciso (copiando la moda poliziesca del momento) di impedire la prossima trasferta azzurra a tutti i tifosi della nazionale.
Ma il ministro La Russa, convertitosi all'antifascismo dopo esser stato militante missino, è voluto andare oltre e, addirittura, ha affermato che "Bisognerebbe chiedere scusa alla Bulgaria".
Per cosa? Stando ai fatti: dei tifosi bulgari (durante Bulgaria-Italia) hanno esposto ogni sorta di materiale neonazista, hanno rubato e bruciato una bandiera italiana, hanno fischiato il nostro inno nazionale, hanno cercato di assaltare il settore ospiti e hanno cantato a più riprese il coro "Italia, Italia, vaffanculo".
Ma forse bisogna veramente chiedere scusa alla Bulgaria. Un Paese dell'Europa Orientale che per anni abbiamo citato parlando di censura, mala informazione e regime. Ci guardiamo intorno e comprendiamo che la situazione italiana (politica e massmediatica) è più "bulgara" di quella bulgara.
Di seguito pubblichiamo alcune foto della Curva bulgara in occasione di Bulgaria-Italia. Alcuni giornali e alcuni telegiornali italiani hanno cercato di far credere i tifosi in oggetto fossero ultras italiani.
Filmato (tratto da Youtube): bulgari bruciano tricolore (Verona)
Filmato (tratto da Youtube): Furto striscione italiano
Filmato (tratto da Youtube): Incidenti in Curva bulgara