Catania 25 euro. Stadio solo per i ricchi?
22 - 01 - 2010
Ieri sera, davanti ai cancelli della Curva Nord dello stadio Tardini, il Gruppo ha appeso uno striscione di protesta: "Settori popolari a 15 €! Catania 25 €, vergogna!". L'accesso al Settore Ospiti del Cibali, per Catania-Parma del 23 gennaio, costerà infatti 25 euro. Un prezzo che di popolare (come si definiscono tali settori), non ha assolutamente nulla. Un prezzo ingiusto, che non serve certo a fare a cassa, ma a disincentivare la partecipazione popolare.
10 euro in più a biglietto, quando si prevedono un centinaio di tifosi ospiti, significa guadagnare 1.000 euro in più. 1.000 euro in più non cambiano assolutamente nulla nel bilancio di una società di calcio. 10 euro in più a trasferta, invece, per un tifoso-lavoratore che segue assiduamente la squadra fuori casa, fanno una grande differenza.
Il problema è nazionale. Di recente abbiamo pagato 25 euro a Roma, e 25 con il Genoa. Ad altre tifoserie vengono applicati prezzi addirittura maggiori. Anche il Parma, che ad inizio stagione ci aveva fatto intendere avrebbe mantenuto i prezzi sui 15-20 euro, ha fissato i prezzi a 25 euro per Parma-Inter, come già per Parma-Juventus.
Gli stadi italiani sono di tutti, per tutti. Sono di proprietà delle comunità locali, e sono finanziati e mantenuti con soldi pubblici. Le Spa del pallone che li hanno in gestione non possono riservarli ai più ricchi, adottando politiche di discriminazione economica, aventi carattere anti-sociale e anti-popolare.
Le istituzioni e i rappresentanti delle comunità devono intervenire, affinché siano ristabiliti i diritti dei cittadini-tifosi. Lo stadio è di tutti, non solo dei più ricchi.