Stadio: a tutta rappresaglia
17 - 02 - 2010
Un agente è stato ferito a Juventus-Genoa del 14 febbraio. In uno stato civile partirebbero le indagini per identificare il colpevole, nel nostro, invece, scatta pronta la rappresaglia, e si provvede tempestivamente a restringere gli spazi di libertà per tutti.
Cristiano Leggeri, segretario generale dell'Ugl della Polizia di Stato, ha chiesto prontamente un freno deciso alle trasferte dei tifosi. I limiti già adottati scenderanno ancora? La libertà di circolazione, sancita dalla nostra Costituzione, è ancora troppa? Per qualcuno evidentemente sì.
Ai tifosi del Genoa sono state vietate le prossime trasferte. Ai tifosi napoletani, dopo gli incidenti di Udine, è stata vietata la trasferta di Siena, e c'è addirittura chi vorrebbe vietargliele tutte, così come accadde la scorsa stagione, con la scusa del treno devastato; quel treno che poi si scoprì non esser mai stato devastato. Una verità che non fece scandalo, perché ignorata dai media, e così anche dal ministro Maroni, responsabile del provvedimento che impedì le trasferte dei tifosi azzurri.
Trasferta vietata anche ai romanisti, impegnati a Napoli, a causa della rivalità storica. E poi niente juventini a Bologna. Ma i divieti di trasferta arrivano fino alle serie inferiori. Ormai sono la normalità, un modo spiccio ed autoritario per imporre un certo tipo di ordine. Eppure, gli stessi che chiedono, benedicono, ed impongono questi provvedimenti, chiedono di organizzare gli Europei del 2016, per cui arriverebbero tifosi da tutta Europa. La contraddizione è evidente.
Il Casms, sigla di un organismo composto da appartenenti alle forze di polizia, ha intanto annunciato tolleranza zero contro gli striscioni, che per altro non possono più entrare liberamente allo stadio da anni. Polizia e Viminale sembrano intenzionati a debellare la residua libertà d'espressione negli stadi italiani.
Intanto, sempre con la scusa della sicurezza, il Viminale ha ribadito di voler proseguire sulla strada della Tessera del Tifoso, per cui tutti i tifosi dovranno richiedere una carta di credito autorizzata dalla Questura.
Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha dichiarato che dall'inizio della stagione sono già stati emessi oltre 900 provvedimenti di Daspo. Sono davvero tanti, ma è molto semplice infliggerli. Sono infatti emessi direttamente dal Questore, e riducono la libertà della persona senza bisogno di processarla.
I disagi per chi va allo stadio sono già tanti, eppure si parla di aumentare il numero di steward, e di intensificare i controlli agli ingressi. Chissà perché gli stadi sono sempre più vuoti...
Il sistema della rappresaglia e della giustizia sommaria sembra avere molti estimatori, ma viene impiegato solo per la base. Non si applica mai, e in nessun caso, alle elite politico-economiche e alle forze di polizia. Per loro, viceversa, si applica un sistema fatto di garanzie, diritti, tutele, e influenze, che appare di sostanziale impunità.