L'altra Parma. Cemento e Tessera
16 - 09 - 2009
Mentre Pizzarotti, cementificatore nostrano, si fa bello regalando qualche abbonamento ai disoccupati, Questore e Prefetto parlano di trasferire lo stadio fuori città. Ovviamente: nel nome della "sicurezza". Appalti e speculazioni private non c'entrano... «Noi facciamo di tutto, ma lo stadio è comunque da spostare. E' assurdo averlo in questa posizione: non potrà mai raggiungere l'optimum sia per gli spettatori che per i residenti.» ha dichiarato alla Gazzetta di Parma il prefetto Paolo Scarpis e gli ha fatto eco il Questore Gennaro Gallo «[...] la posizione del Tardini è un problema che rimarrà sempre: uno stadio funzionale e sicuro non può trovarsi nel centro della città». Intanto hanno diminuito ulteriormente la capienza del Tardini, arrivata a soli 22.864 posti.
Il Centro di Coordinamento dei Parma Clubs ha organizzato un dibattito sulla Tessera del Tifoso. Unico interlocutore esterno: la Questura (?!). Presenti (la notizia la da la Gazzetta): il questore Gennaro Gallo e il vice commissario Stefanini, che pare la stiano promuovendo sul territorio. Ma sono questi i loro compiti? Fare propaganda ad uno strumento commerciale che richiama leggi anticostituzionali? Anche qui dicono che è in nome della "sicurezza"... Ma la Questura non dovrebbe, innanzitutto, difendere lo Stato e le sue leggi più fondamentali?
Ma forse, per "L'altra Parma", la "sicurezza" non è quella che intendiamo noi. E' proprio un'altra. E la Tessera è un suo strumento, per disgregare e cercar di far morire quei corpi sociali che ancora esistono, e che ancora hanno il coraggio di opporsi a chi cerca di mettere le mani sulla città.