L’articolo che segue è a firma di Claudio Dionesalvi, un testo provocatorio, dai contenuti forti e purtroppo alquanto reali e concreti. Si perché noi ultras, noi Boys Parma, ci riflettiamo parecchio tra le frasi espresse in queste righe. Parole tangibili che cadono come macigni, sulla “vita da Ultrà” di ognuno di noi (di lungo o breve percorso che sia!), quasi ad ammettere: Si siamo oramai giunti al capolinea!  

Mercoledì 22 alle 20:45, per il primo turno infrasettimanale (per riportare le famiglie allo stadio…), il Parma sarà di turno a Lecce e noi Boys vogliamo essere presenti per sostenere i Crociati, senza bisogno di nessuna Tessera.

Visto che l'iniziativa del Parma Calcio, biglietti ridotti per i vecchi abbonati (2009/2010) che non hanno potuto/voluto rinnovare, partirà già da domenica per PARMA - Genoa, e considerato che per effettuare il tagliando alle biglietterie del Tardini servirà la vecchia tessera:

Pubblichiamo una lettera tratta dal sito varesenews.it in data 6 Settembre, a proposito della partita Varese-Empoli. 

Di seguito pubblichiamo un'articolo tratto dal sito Sportparma.com a firma di Antonio Boellis, in cui viene analizzata la giornata di domenica. Prima trasferta dell'anno per noi Boys; prima trasferta dall'entrata in vigore della tessera del tifoso.

Finalmente una bella notizia. La Società Parma Calcio, ha diramato tramite il suo sito internet, le modalità di prevendita dei biglietti per la partita Parma Genoa e con sorpresa e soddisfazione notiamo che è stato scelto di agevolare economicamente anche i tifosi che non hanno rinnovato l'abbonamento per la stagione 2010/2011, chi per obbligo, chi per scelta (come nel nostro caso). Come riportato dal sito ufficiale del Parma, i biglietti di Curva Nord per i vecchi abbonati per la partita Parma Genoa costeranno 10 euro.

Da quest’estate ne abbiam sentite veramente di tutti i colori su di noi, sugli ultras e sui tifosi che non hanno voluto fare la Tessera e, a malincuore, l’abbonamento al Parma Calcio.
E dire che, guardandoci in giro, guardando le altre tifoserie, noi abbiam scelto una linea “morbida”, conoscendo la nostra piazza, abbiam scelto la via del rispetto con l’intenzione di non creare alcuna spaccatura. Guerre fra poveri a noi non interessavano. Abbiam passato più di un anno (e continueremo) cercando di fare controinformazione, di dire quelle cose scomode che nessuno ha il coraggio di dire, abbiam fatto incontri aperti a tutti, mai cambiato idea, sempre aumentata la nostra convinzione: e c’è chi non perde l’occasione per sottolineare che la nostra è stata una scelta di principio.
Non abbiamo attaccato nessuno, e ci siam trovati attaccati da molti, e allora uno sfogo permettetecelo. Dopo di che avanti, dritti per la strada scelta, sempre a testa alta.

Vi avevano detto che la Tessera del Tifoso avrebbe combattuto la violenza: balle.
Con le tifoserie mischiate? Con i tifosi fuori dagli stadi? Facendo i biglietti fianco a fianco con gli ospiti?
Vi avevano detto che avrebbe snellito le procedure: balle.
Ci son le solite file, i soliti disagi, nessuna corsia “preferenziale”.
Vi avevano detto che vi avrebbe dato dei vantaggi: quali?
Il “menù del tifoso” dell’Autogrill, lo sconto sui treni per chi va in trasferta? L’unico vantaggio, dopo avervi tolto tutte le libertà di tifo e di espressione, è quello di farvi entrare in un luogo “pubblico”. Dovrebbe essere un diritto, non un privilegio.
Vi avevano detto che non era una schedatura, non era un’operazione commerciale.
Intanto queste Tessere qualcuno le stampa, qualcuno le gestisce, qualcuno le paga. O cadono dal cielo?
A Parma, siamo una delle poche piazze insieme alla Sampdoria dove la Tessera non è emessa da un istituto di credito, dove la Tessera non è stata fatta pagare ai tifosi, e di questo ne andiamo orgogliosi, illudendoci forse che la Società abbia ascoltato (e voluto scansare) le nostre proteste. Non per questo il pezzo di plastica che avete in mano (se vi è arrivata) è “innoquo”.
A cosa serve infatti se non per tutte quelle cose che vi è stata “venduta”? Perché è stata imposta a mezzo milione di Italiani? Perché questa ostinazione da parte del Ministro Maroni e del governo del calcio?
Forse qualche risposta in giro si trova…

Pubblichiamo e rispondiamo alle riflessioni di Lorenzo, in merito alla scelta di molti gruppi ultras (tra i quali anche i Boys) di non aderire alla Tessera del Tifoso e all'eventuale vantaggio che l'adesione avrebbe portato ai tifosi.

Si vuotano gli stadi, cala il pubblico spettatore… ma lo show deve continuare! E come? Semplice: creando delle vere e proprie scenografie cinematografiche! E questo è solo l’inizio, anche se noi a Parma eravamo stati precursori (purtroppo!) di questo nuovo e triste teatrino all’italiana! Si rendono conto che gli stadi sono vuoti, ma non vogliono farlo vedere in tv... omertà e depistaggio!

Di seguito riportiamo dalla rete, i giudizi di "Crociato 63", tifosissimo crociato autore delle ormai famose pagelle in dialetto, riguardanti la Nord di Parma - Brescia e la Tessera del tifoso: come non essere d'accordo...

“Il popolo è minorenne, la città è malata, ad altri spetta il compito di curare e di educare, a noi il dovere di reprimere! La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” così Gian Maria Volontè, recitava in un famoso cult movie degli anni ’70.  

L’Italia si vocifera, sia un paese democratico, e noi come Gruppo abbiamo deciso di NON tesserarci! Diverse volte abbiamo però posto il quesito: con questa tessera si penalizzano i gruppi organizzati, alimentando il formarsi di cani sciolti, difficilmente controllabili.

Da quando siamo entrati nell’era “tessera del tifoso”, giornali e tv hanno sempre dato largo spazio, a quelli che questo nuovo provvedimento, lo difendevano a spada tratta, elogiandolo come un’arma giusta e costruttiva contro la violenza negli stadi.