Tardini: le piante non vogliono essere deportate

08 - 07 - 2009

Numerose piante dello stadio Tardini di Parma (via Puccini, p.le Risorgimento e viale Partigiani), si sono unite all'iniziativa del Comitato per la salvaguardia di sé stesse, legandosi al tronco cartelli di protesta contro chi, nel nome della sicurezza (o del cemento?) vorrebbe ammazzarle o deportarle in altri luoghi.
Intanto, tra una "sicurezza" e l'altra, Parma ha conquistato un triste e preoccupante primato: è la città del Nord con la cementificazione del suolo più veloce. Ogni anno un parmigiano perde 30,2 metri quadrati di verde. E' di ieri un interessante articolo di Maria Chiara Perri: "Cementificazione del suolo, Parma la più veloce del Nord".
Mentre accade tutto questo... il Questore chiede di abbattere altro verde pubblico; il Prefetto consiglia di costruire un nuovo stadio in campagna; e il Comune autorizza il disboscamento e parla di problema stadio. Una situazione ideale per chi vuole costruire, magari uno stadio (ma non solo) a Baganzola, e magari anche nell'area Tardini. Ma la cementificazione non è un problema? Sì, ma non certo per il Partito del Cemento.