Medioli: dimissioni (lettera)
18 - 09 - 2009
Lettera a www.boysparma1977.it
Medioli: dimissioni
Buongiorno,
sono un tifoso del Parma. Sulla Gazzetta di Parma di ieri (17 settembre) mi sono imbattuto nell'articolo "Tessera del tifoso: il Centro di coordinamento dice sì". Tale presa di posizione mi ha molto stupito, non solo perché la stragrande maggioranza dei club delle altre città sono contrari, ma soprattutto per le critiche che lo stesso Coordinamento di Parma aveva mosso alla Tessera circa un mese prima, definendola una speculazione per scoraggiare la gente dall'andare in trasferta. Visto che Maroni e il Viminale non hanno cambiato nulla del progetto originario, significa che il Coordinamento ha cambiato radicalmente posizione sugli stessi contenuti. Il suo Presidente dice d'aver cambiato idea dopo aver ascoltato il Questore. Premesso che non capisco perché un Questore debba promuovere una Tessera alle società di football, un lavoro che al limite credo potrebbero fare dei rappresentati di commercio, credo che un'associazione di tifosi dovrebbe decidere le proprie posizioni dopo aver ascoltato la tifoseria (tutta, magari anche quella che non la frequenta direttamente) e non la Polizia.
Tutti ovviamente sono liberi di cambiare idea. Quando però il cambiamento è così repentino e drastico, genera dei dubbi in chi osserva, tipo: si è ceduto a pressioni esterne?
Dove invece non ho dubbi è sulle dichiarazioni del sig. Paolo Medioli (ex presidente ed attuale consigliere del Centro), che sono palesemente offensive per milioni di tifosi.
Nelle sue dichiarazioni ironizza su chi si è avvalso di pareri legali, mostrando una mentalità piuttosto reazionaria, come se "diritti" e "leggi costituzionali" fossero uno scudo per i delinquenti, e non i fondamenti del nostro Stato e della convivenza civile. Dimenticando anche che, nello stesso momento in cui rilasciava tali dichiarazioni, la sua associazione stava chiedendo un parere legale al Questore.
Quando Medioli dichiara «..in quest'ultimo mese ho visto tanta ipocrisia in giro. Per le persone che, come noi, si presentano allo stadio a volto scoperto e senza tasche piene di viti o bulloni è solo un vantaggio perché non abbiamo nulla da nascondere» sembra costruire la tesi per cui chi si dice contrario alla Tessera è probabilmente un'ipocrita e un teppista. Ma allora il presidente del Coordinamento di Parma, quando si dichiarò contrario, era animato da finalità teppistiche? Ma allora sono ipocriti e teppisti tutti i club italiani (e sono tanti) che continuano a dire no alla Tessera? E lo sono anche tutti i tifosi e gli ultras del Parma che sono contrari a questo tipo di Tessera?
La frase del "non abbiamo niente da nascondere" mi ricordo che era già stata usata dal Centro al tempo dell'introduzione dei biglietti nominativi. E' una frase per tutte le stagioni? Ci sono dei limiti? Oppure chi non ha niente da nascondere può essere privato di qualsiasi diritto? Forse chi approva certe cose, dicendo che sono "vantaggi", dovrebbe provare a farsi le code e le trafile che toccano a tutti i tifosi normali. Dopo magari capirebbe che i vantaggi: sono grandi svantaggi!
Credo le dichiarazioni di Medioli tradiscano un certo livore nei confronti di una parte della nostra tifoseria, forse in particolare i Boys, che mi ricordo lo contestarono dopo che se ne era andato a Modena, nonostante il divieto di trasferta applicato a tutti i tifosi normali (per cui il Centro non aveva speso una parola), e per i suoi interessi in politica. I sentimenti di un consigliere del Centro di coordinamento dovrebbero, però, essere ben altri. Le sue dichiarazioni sono gravemente offensive per tutti i tifosi ed esigono delle scuse. Chi tiene questi comportamenti dimostra nei fatti la sua inidoneità a ricoprire il proprio ruolo e ritengo farebbe buona cosa a rassegnare le dimissioni. Dopotutto, come si può fare i tifosi senza Tessera, li si può fare anche senza carica.
In fede,
Luigi Cantoni