Le bandiere della Nord
11 - 12 - 2009
Lo scorso inverno, di questi tempi, iniziavamo ad organizzare la nostra Quarta Riffa di beneficenza. Tra dicembre e la fine di febbraio vendevamo quasi 5.400 biglietti. La gran parte veniva acquistata in Curva Nord e allo stadio, ma non solo, grazie anche a molte attività commerciali "nostre amiche", che ci supportavano nella vendita. Attraverso una capillare distribuzione dei biglietti puntavamo a raggiungere il maggior numero di persone possibile. Organizzavamo ritrovi prima delle partite aperti a tutti i tifosi gialloblù (come le due domeniche con il vin brulè, distribuito assieme ai biglietti davanti alla Curva Nord), e giravamo per il centro il sabato pomeriggio. L'obbiettivo della Riffa era duplice: finanziare un organizzazione benefica del territorio (scelta caduta sull'Associazione Emiliana Fibrosi Cistica) e la Nord (aiutando chi era stato colpito dalla repressione, e raccogliendo fondi per l'organizzazione del tifo in Curva Nord e in trasferta, come spiegato nei volantini e sul nostro sito). Per dare colore alla nostra passione non abbiamo speso soldi per un coreografia classica (vietata dalle norme anti-tifo dell'Osservatorio), la cui realizzazione ci sarebbe potuta costare qualche diffida, abbiamo invece comperato stoffa e aste, per confezionare tante bandiere destinate a colorare la nostra amata Curva. Così, dalla seconda metà dello scorso campionato, facevano la loro comparsa in Curva Nord (e nei settori ospiti in cui il Parma giocava in trasferta), una miriade di bandiere di varie dimensioni e colori. Lo spettacolo sicuramente più riuscito, e che rimarrà nella mente di tutti i tifosi gialloblù, è senza dubbio la scenografia allestita nella gara di Cittadella, quando oltre millecinquecento bandierine giallo-blù-bianco-nere trasformavano la gradinata in un enorme stemma con i colori del nostro Parma. Ma in tutte le nostre trasferte l'utilizzo delle bandiere ci ha consentito di colorare di gialloblù i vari settori ospiti d'Italia, anche quelli più lontani (come dimenticare Bari e Avellino, Livorno o Mantova, parti di stadio completamente gialloblù). Anche quest'anno abbiamo sempre portato in trasferta i colori del Tardini, a Udine come a Roma e come a Milano. Sia chiaro: queste bandiere non sono dei Boys, sono dell'intera comunità crociata che vive la Curva Nord. Per questo tutta la comunità deve partecipare al loro utilizzo e alla loro manutenzione. Chiunque può utilizzare le bandiere, sia quelle che vengono distribuite in Curva, sia venendo a richiederla al nostro botteghino. Il popolo della Curva deve mantenere questo patrimonio nel migliore dei modi, ed è proprio per questo che ci arrabbiamo quando alcune bandiere vengono sottratte. Così facendo si impoverisce il nostro tifo, e il patrimonio comune della Curva Nord. Molto spesso, sui gradoni della Curva, capita di rinvenire le sole aste, senza le bandiere, sfilate e portate chissà dove. Ogni tifoso del Parma ha il diritto di sventolare le bandiere della Nord. E proprio per garantire tale diritto a tutti, ogni persona deve rispettare il patrimonio comune. Mentre i poteri del calcio e della politica vogliono trasformare gli stadi in centri commerciali ed i tifosi in clienti, cancellando il colore e la passione delle Curve, le nostre bandiere (che per inciso sono ancora proibite dalle norme anti-tifo...) testimoniano la libera passione popolare. Anche quest'anno organizzeremo la nostra Riffa. Partirà al più presto. Servirà ad aiutare chi ha più bisogno, i bambini con la fibrosi; ma anche a coprire una parte delle spese che il Gruppo sostiene nelle sue attività, volte ad aggregare persone nel nome di Parma e ad onorare i nostri colori in ogni città; a dare nuovo colore al nostro tifo e a mantenerlo libero. State pronti.
ULTRAS LIBERI ..... DI TIFARE