Omicidio Sandri: non c'è posto per la verità
16 - 07 - 2009
Le notizie scompaiono dai media. E scompaiono anche gli striscioni. Almeno: quelli che dicono la verità che fa male ai poteri forti.
Il nostro striscione "Nessuna giustizia per Gabriele Sandri" ha avuto vita molto breve. Esposto durante la notte di martedì si è volatilizzato poco dopo. Certi messaggi non devono passare. Sicuramente non passano sui media principali, controllati da chi detiene il potere economico ed è estremamente attento a non disturbare gli altri poteri. Un circolo chiuso delle classi dirigenti per le classi dirigenti, che ha fatto di Luigi Spaccarotella, l'omicida di Gabriele Sandri, una piccola superstar. Tanto spazio ai suoi racconti, ai suoi sentimenti, al suo "dolore", e alle sue aspirazioni. Molto meno spazio (quasi nessuno), invece, ai testimoni oculari. Quelli che l'hanno accusato d'aver preso la mira (per molti secondi) a braccia distese e gambe divaricate, smentendo le sue mille dichiarazioni (colpi in aria, involontaria pressione del dito sul grilletto mentre correva, ecc. ecc.).
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